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Meteo e Previsioni meteo 16gg_Piana degli Albanesi

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COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:

Dopo un prima parte del mese di dicembre in linea con le precedenti tendenze,lo sviluppo del riscaldamento canadese,ha svuotato per piu' tempo del previsto(2 settimane),l'area dalle vorticita' polari,ritardando la seconda offensiva invernale. Dunque sono state completamente disattese le nostre valutaizoni circa le possibili anomalie  specie al nord ovest dove addirittura per l'hp ingombrante abbiamo avuto una persistente anomalia positiva.

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE :

L'attuale panorama teleconnettivo nelle ultime settimane mostra chiaramente un'area ENSO su valori neutri,non in grado comunque di intervenire su una situazione troposferica ben delineata,e mantenendo discretamente attivi i trasporti di calore in seno alle wave troposferiche sia pacifiche che atlantiche.

L'attuale dislocazione delle ssta oceaniche demarca un tripolo atlantico che va a sprazzi,che  fatica a strutturarsi,complice anche la virata in area pacifica,e con un'area RM in ridimensionamento finalmente ,indicante il passaggio ad  una NAO negativa.Tutta questa situazione ha relegato mezza Europa ad una lunga fase di stanca invernale,con il compattamento del lobo del vortice polare tutto in SIBERIA.Tale compattamento se da un lato ha evitato pericolosi pre-condizionamenti dall'alto (cooling),dall'altro ha consentito un severo raffreddamento della Russia siberiana,con un'ondata di gelo e neve di portata notevole,sino a Cina e Giappone.Naturalmente nonostante una lentezza di riassorbimento della bolla calda canadese,per la quale l'area azzorriana ha perso valenza nelle azioni bloccanti,non ha costituito come molti potessero credere,la fine dell'inverno che semplicemente si e' spostato di 15 giorni in avanti,Il tutto comandato dall'imput stratosferico che sta mettendo in moto un vero e proprio terremoto di cui spesso abbiamo parlato,ebbene nei tempi previsti.Si tratta di un riscaldamento stratosferico sino a sfociare nel MAJOR WAMRING,col vortice polare che,dopo un'iniziale displacement,splitta rapidamente a tutte le quote,con azione congiunta delle due principali onde planetarie(wave 1 e 2).Questa manovra decreta la completa inversione zonale con,circolazione estiva sul polo"HP POLARE".Con tali premesse,e' legico attendersi non solo una violentissima ondata gelida e nevosa sugli USA,ma anche in sede europea i prossimi 30 giorni se non oltre saranno fortemente condizionati.Probabilmente qualche pausa nella fase centrale di febbraio,con ricadute successive.Tutto cio' e' reso possibile dalla completa inversione del gradiente termico,con l'arrivo del piu' classico dei pre-condizionamenti dell'AO,che viaggerebbe molto debole per molto tempo.





Il modello matematico- climatologico CFS ,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,  un mese
di febbraio con possibili ricadute invernali di matrice sia artica che continentale.






ITALIA SETTENTRIONALE:

Dopo l'anomalia positiva ovviamente errata dalle nostre stagionali, l'ultima parte del mese di gennaio,vivrebbe di una severa fase invernale,con frequenti episodi di gelo non solo notturno ma anche diurno,in fase finale potrebbe addirittura arrivare la neve al settentrione,specie aree padana e nord-occidentale in evoluzione verso levante,si tratterebbe di una cosa rapida.Con molta probabilita' attorno al 26-28 invece vi sarebbe il picco del super gelo con nevicate sparse in attenuazione tra nord-est e Romagna.Il mese di febbraio dopo i primi giorni di miglioramento evidenzierebbe un'affondo retrogrado pro-rodano con nuove nevicate in evoluzione verso sud-est.Sarebbe il colpo finale di questa fase,con una seconda decade di stanca,termiche in rapida risalita diurna ma non di notte.Si tratterebbe pero' solo di una pausa,tra fine mese e primi di marzo il gelo tornerebbe a bussare,con neve relegata ai settori orientali in modo rapido.


ITALIA CENTRALE:

L'ultima parte del mese di gennaio,vivrebbe di una severa fase invernale,con frequenti episodi di gelo non solo notturno ma anche diurno,in fase finale potrebbe addirittura arrivare la neve  su parte del tirreno con risalita delle quote,specie area Toscana e Umbra,con le colline del Lazio annesse in evoluzione verso levante,si tratterebbe di una cosa rapida.Con molta probabilita' attorno al 26-28 invece vi sarebbe il picco del super gelo con nevicate sulle adriatiche in modo anche copioso.Il mese di febbraio dopo i primi giorni di miglioramento evidenzierebbe un'affondo retrogrado pro-rodano con nuove nevicate in evoluzione verso sud-est.Sarebbe il colpo finale di questa fase,con una seconda decade di stanca,termiche in rapida risalita diurna ma non di notte.Si tratterebbe pero' solo di una pausa,tra fine mese e primi di marzo il gelo tornerebbe a bussare,con neve relegata ai settori adriatici in modo rapido ma incisivo.



ITALIA MERIDIONALE:

L'ultima parte del mese di gennaio,vivrebbe di una severa fase invernale,con frequenti episodi di gelo non solo notturno ma anche diurno, mentre in fase finale  vi sarebbe la  risalita delle quote,specie  su aree estreme sud-orientali,ove si avrebbe comunque forte maltempo .Con molta probabilita' attorno al 26-28 invece vi sarebbe il picco del super gelo con nevicate sulle adriatiche in modo anche copioso.Il mese di febbraio dopo i primi giorni di miglioramento evidenzierebbe un'affondo retrogrado pro-rodano con nuove nevicate in evoluzione verso sud-est.Sarebbe il colpo finale di questa fase,con una seconda decade di stanca,termiche in rapida risalita diurna ma non di notte.Si tratterebbe pero' solo di una pausa,tra fine mese e primi di marzo il gelo tornerebbe a bussare,con neve relegata ai settori adriatici in modo rapido ma incisivo.









TENDENZA SUCCESSIVA:

Il mese di Marzo vivrebbe una recrudescenza invernale figlia del pre-condizionamento stratoseferico non solo in prima fase,ma anche attorno alla meta' del mese,dopo di che appare fisiologica una pausa,con clima che finalmente dopo una seconda parte invernale poco clemente virerebbe verso condizioni maggiormente stabili,le termiche in questo mese vedrebbero una forte altalena tipica dei mesi di transizione.

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